PROGETTO DI MOTRICITà
MI MUOVO, GIOCO E IMPARO
Il corpo è lo strumento attraverso il quale i bambini, fin dai primi giorni di vita, si interfacciano col mondo e imparano a conoscerlo.
Correre, saltare, cercare, giocare per loro non rappresentano solo divertimento, ma veri e propri fattori di apprendimento e fonti di benessere psico-fisico: il progetto nasce da questa idea, e vuole fornire ai bambini nuovi strumenti, pratici e creativi, per orientarsi al meglio nello spazio. L’esplorazione stimola i 5 sensi e spinge ad utilizzare logica e problem solving, divenendo così un criterio di conoscenza. Si svilupperanno la conoscenza e la percezione del proprio corpo all’interno dello spazio, il linguaggio non verbale e la presenza individuale. Attività di questo tipo favoriscono lo sviluppo delle potenzialità del bambino a 360°: a livello motorio, affettivo, relazionale e cognitivo.
La psicomotricità riesce ad imporsi come utile ed efficace pratica educativa grazie alla relazione coi pari e alla spontaneità dell’attività motoria.
TRAGUARDI DI SVILUPPO:
- Il bambino rafforza l’autostima ed il senso difiducia negli adulti e nei compagni;
- rafforza lo spirito di gruppo e le esperienze disocializzazione;
- prende coscienza del proprio corpo;
- sviluppa il controllo motorio.
LIVELLO DI INTERVENTO:
- Scoperta di un nuovo ambiente;
- schemi motori di base: correre, rotolare, strisciare, saltare, ecc;
- discriminazione visiva: riconoscimento di forme, oggetti strumenti, ecc;
- discriminazione uditiva: riconoscimento di suoni, voci, ritmi, ecc;
- organizzazione spazio temporale: concetti di dentro e fuori, lontano e vicino, sotto e sopra.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
L’impronta educativa dell’istruttore sarà basata sull’essere osservatore e guida di una proposta caratterizzata da un clima di serenità. Solleciterà i bambini alla scoperta delle regole, dello spazio e del gioco, e proporrà attività che si sviluppino a partire dagli input dei bambini stessi, stimolandoli alla ricerca delle soluzioni per prove ed errori.
La seduta sarà divisa in tre fasi. La fase iniziale, caratterizzata dalla libera esplorazione, vedrà i bambini muoversi in un setting ogni volta diverso. Il setting, composto da materiali morbidi e costruzioni, sarà la rappresentazione di un ambiente o un luogo, interamente modificabile dal bambino stesso ed adattabile alle proprie esigenze.
La fase centrale sarà costituita da una proposta prettamente motoria condotta
dall’istruttore che, attraverso l’immaginario e le proposte dei bambini, farà
sperimentare loro atteggiamenti e schemi corporei differenti, seguendo una
progressione didattica che li aiuti nella crescita motoria.
La fase finale sarà caratterizzata dalla rilettura e verbalizzazione delle emozioni e
delle attività vissute durante l’intera seduta, dall’ascolto e dalla condivisione dei
racconti.
OBIETTIVI
3 ANNI
- Conoscere il corpo nella sua
globalità; - esplorare l’ambiente e le sue funzioni;
- esplorare i piccoli attrezzi;
- acquisire padronanza della motricità globale: strisciare, rotolare, camminare;
- giocare nel rispetto dei compagni e
dell’ambiente.
4 ANNI
- Conoscere e denominare le parti del corpo;
- esplorare gli attrezzi e le loro funzioni;
- acquisire padronanza della motricità
globale: correre, saltare, lanciare; - sperimentare il rilassamento corporeo
e comprendere la respirazione; - conoscere e sperimentare le diverse
parti del viso e le loro espressioni; - sviluppo della lateralità;
- sperimentare le diverse condizioni di
equilibrio.
5 ANNI
- Mettere in relazione le parti del corpo;
- muoversi con destrezza nell’ambiente
ed esercitare la padronanza dei
movimenti nel gioco; - combinare più schemi motori per
raggiungere il proprio scopo; - conoscere la contrazione e il
rilassamento corporeo; - relazionarsi positivamente con i pari e
con l’adulto; - rafforzare la simmetria e la lateralità
nel proprio corpo e negli elementi
della realtà circostante; - sviluppare l’equilibrio statico-dinamico
e di volo.
finalità
Grazie alle emozioni vissute durante i momenti di gioco, oltre agli obiettivi motori, il bambino svilupperà
delle competenze comportamentali, relazionali e socio-comunicative, dette altresì “Life Skills”.